Che tipi di lassativi ci sono?

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Per molte persone, il termine “lassativo” è associato all’idea di un prodotto che non appena viene somministrato, richiede di andare in bagno con urgenza. La verità però è un’altra, in quanto i lassativi non hanno effetti così drammatici e immediati.

Per questo motivo, quando altri rimedi naturali non sembrano funzionare contro la stitichezza, i lassativi possono rappresentare una soluzione. In Italia, così come in tutto il mondo, la stitichezza è un problema comune, che interessa la quotidianità di buona parte della popolazione. Si manifesta con diversi fastidi, come gonfiore addominale e dolore, e può compromettere la produttività al lavoro e non solo, ostacolando anche le attività più semplici.

Visto che c’è ancora molta confusione sul corretto utilizzo e sulla funzione di questa tipologia di prodotti, ti consigliamo di continuare a leggere per saperne di più sui lassativi, compresi i diversi tipi disponibili, il loro funzionamento, così come i potenziali rischi ed effetti collaterali.

Lassativi e stitichezza: cosa sapere

Quando i cambiamenti nella dieta e nello stile di vita non si rivelano sufficienti per regolarizzare il transito intestinale, un rimedio per contrastare la stitichezza è rappresentato dai lassativi. Ovviamente, trattandosi di farmaci o dispositivi medici, è importante sapere che i lassativi potrebbero comportare alcuni effetti collaterali, per questo bisogna sempre chiedere il parere del medico prima dell’assunzione.

Inoltre, il consiglio del farmacista e del proprio medico è necessario anche per capire quale tipo di lassativo è più adatto alle proprie esigenze. Oggi, infatti, esistono diverse tipologie di lassativi, composti da ingredienti specifici per aiutarci a combattere la stitichezza, partendo dalla causa sottostante.

Lassativi: tipologie e meccanismo d’azione

Come sappiamo, i lassativi servono ad accelerare l'evacuazione intestinale. Noti anche come purganti, un termine solitamente attribuito a quelli con effetto più immediato, i lassativi possono essere classificati in base al meccanismo d'azione prevalente. Ecco di seguito i tipi più comuni disponibili oggi in farmacia.

Lassativi di massa

Composti principalmente da fibre vegetali, i lassativi di massa più conosciuti sono i semi di psillio, i semi di lino e la crusca. Dal punto di vista del meccanismo d’azione, questi lassativi hanno la capacità di aumentare il volume delle feci. La loro funzione è assorbire acqua nell'intestino, creando feci più voluminose che stimolano il colon, e facilitando così l'evacuazione. Inoltre, hanno anche un effetto positivo sulla salute, contribuendo al miglioramento della salute dell’intestino. Tuttavia, assumendo questa tipologia di lassativi alcune persone potrebbero accusare flatulenza, mal di pancia e gonfiore, ossia gli stessi sintomi associati al consumo di fibre, soprattutto da parte di chi non è abituato. L’effetto purgante, infine, non è immediato.

Lassativi emollienti o lubrificanti

Questa tipologia di lassativi serve ad ammorbidire le feci attirando acqua al loro interno. I più comuni sono l’olio di vaselina e la glicerina.

Per quanto riguarda il meccanismo d’azione, i lassativi emollienti si mescolano al materiale fecale, rendendolo più morbido, così da facilitare il transito intestinale. Anche se non provocano il bisogno urgente di evacuazione quando vengono utilizzati, questi lassativi aiutano a ridurre significativamente lo sforzo, risultando particolarmente utili dopo un intervento chirurgico o il parto. L’assunzione per via rettale ha sicuramente un effetto più immediato rispetto a quella per via orale.

È importante specificare che l'uso di olio vaselina in dosi elevate può causare perdite che potrebbero macchiare la biancheria intima e provocare prurito nelle aree sensibili.

Lassativi osmotici

I lassativi osmotici più comuni includono lattulosio, sorbitolo, macrogol e soluzioni di magnesio. Questa tipologia agisce trattenendo importanti quantità di acqua nel colon e dando alle feci una consistenza più morbida.

Lassativi di contatto o stimolanti

Tra i lassativi stimolanti più conosciuti rientrano il bisacodile, la senna e il sodio picosolfato. Questi lassativi riescono a stimolare i muscoli della parete dell’intestino, aumentando le contrazioni del colon e favorendo così la motilità intestinale e l’evacuazione del suo contenuto.

Quale lassativo scegliere?

Anche se i lassativi sono disponibili principalmente sotto forma di farmaci da banco, è fortemente sconsigliato sceglierne un tipo senza prima consultare il medico. Un uso scorretto dei lassativi, infatti, potrebbe avere degli effetti indesiderati anche gravi.

Generalmente, quando si ha bisogno di un lassativo per andare in bagno, i medici tendono a consigliare i lassativi di massa, tra le quattro tipologie elencate. Per esempio, quando si ha bisogno di un lassativo per andare in bagno e si cerca un’azione rapida, si può optare per i lassativi stimolanti, naturalmente su consiglio del proprio medico.

A prescindere dal tipo di lassativo scelto, è fondamentale seguire le indicazioni sia per quanto riguarda le dosi sia i tempi di assunzione. A questo proposito, i lassativi vengono solitamente somministrati di sera, per manifestare l’effetto al mattino dopo; tuttavia questo discorso non vale per il formato in supposte. Durante l’assunzione di lassativi osmotici o a base di fibre, inoltre, è consigliabile bere molto allo scopo di aumentarne l’efficacia.

Come per tutti i farmaci, anche in questo caso i medici raccomandano di assumere i lassativi scelti o prescritti per il minimo tempo utile a risolvere il problema, sospendendo la terapia quando non è più necessaria.

Se queste soluzioni non risolvono la tua stitichezza, ti suggeriamo di confrontarti con il tuo medico per trovare il trattamento più adatto a te. La stitichezza è gestibile, ma solo se si supera l’imbarazzo di chiedere aiuto.

Come assumere i lassativi?

Prima di assumere un qualsiasi tipo di lassativo, è fondamentale consultare il parere del farmacista, allo scopo di comprendere non solo se sia l’unica alternativa, ma anche quale sia la tipologia più adatta alle proprie esigenze e condizioni di salute.

Per esempio, alcuni lassativi potrebbero interagire con specifiche tipologie di farmaci oppure potrebbero essere sconsigliati in presenza di particolari condizioni mediche. Per questo, bisogna sempre assicurarsi che non ci siano interazioni negative. Allo stesso modo, bisogna anche verificare le modalità di assunzione in caso di gravidanza o allattamento. In ogni caso, in gravidanza e allattamento è sempre consigliabile consultare il medico prima di assumere un lassativo.

Per quanto riguarda i formati, invece, oggi è possibile selezionarne diversi tipi, per esempio supposte, compresse, liquidi o lassativi in polvere da sciogliere in acqua.

Per quanto tempo si possono assumere i lassativi?

Se soffri di stitichezza occasionale, che si è manifestata per esempio durante un viaggio, potrebbe essere indicato un rimedio ad azione rapida, a cui affidarsi solo in caso di bisogno. A seconda dei casi specifici, infatti, i lassativi possono essere utilizzati per un breve o lungo periodo di tempo. In particolare, in presenza di stitichezza cronica, è più adatto un tipo di lassativo che può essere assunto regolarmente e per un lasso di tempo mediamente lungo, mentre in condizioni come la stitichezza acuta, per esempio dovuta allo stress, si tende a preferire l’assunzione di lassativi per un trattamento breve. Naturalmente, questa è una valutazione che deve essere fatta da uno specialista sanitario.

Scopri le alternative ai lassativi: rimedi per la stitichezza

Per contrastare la stitichezza non bisogna sottovalutare l’efficacia di alcuni rimedi naturali, come cambiamenti nella dieta e nello stile di vita allo scopo di migliorare la digestione.

In particolare, alimenti ricchi di fibre come cereali integrali, legumi, verdura e frutta possono aumentare la frequenza di evacuazione intestinale, accelerando il transito delle feci attraverso il colon. Allo stesso modo, è importante assicurarsi di bere abbastanza acqua durante il giorno, allo scopo di ammorbidire le feci.

Inoltre, un altro fattore da considerare è l'esercizio fisico che, se integrato in uno stile di vita sano, contribuisce ad attivare i movimenti intestinali. Anche una semplice passeggiata di 30 minuti al giorno può rivelarsi di grande aiuto: non è necessario essere fanatici del fitness per vedere dei risultati.

Molto sottovalutata, ma importante, è anche la posizione del corpo durante l'evacuazione: accovacciarsi può essere utile, poiché questa posizione facilita il passaggio delle feci.

Senza dubbio, la stitichezza tende a ostacolare il nostro benessere quotidiano, ma è possibile contrastare questo disturbo tramite rimedi naturali e prodotti mirati, come i lassativi.

Domande frequenti

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