Il trattamento delle emorroidi dipende dalla sintomatologia e dal grado di classificazione.
Se i sintomi sono lievi e le emorroidi si associano a episodi di stitichezza, il primo stadio di cura consiste in un trattamento dietetico: il paziente dovrebbe introdurre una maggior quantità di fibre (frutta, verdura e alimenti integrali) e di liquidi, per regolarizzare le funzioni intestinali e abbandonare alimenti irritanti (alcol, spezie, dolci).
Per contrastare la stitichezza, può essere utile integrare l'alimentazione con prodotti probiotici e/o prebiotici che contribuiscono a migliorare l'equilibrio della microflora intestinale (microbiota). Se, nonostante questi interventi e la correzione dello stile di vita, la stipsi resta ostinata può essere utile l’assunzione occasionale, preferibilmente dopo aver chiesto il parere del medico, di lassativi.
Nei casi acuti, invece, per alleviare i sintomi è necessario rivolgersi al medico per un trattamento farmacologico locale. In ogni caso, il trattamento delle emorroidi con farmaci deve sempre essere abbinato a un cambiamento dello stile di vita orientato a migliorare il transito intestinale, ammorbidire le feci e ridurre le sollecitazioni pressorie e irritative a livello del retto.
Per le emorroidi interne prolassate e per le emorroidi esterne, la cura può prevedere anche alcune procedure minimamente invasive che possono essere eseguite in ambulatorio o in day surgery.
Quella più usata è il bendaggio elastico, nella quale un piccolo elastico di gomma viene applicato alla base dell'emorroide per impedire l'afflusso di sangue al suo interno e farla regredire e cicatrizzare, senza rimuoverla. Per ottenere un risultato completo possono essere necessarie 2-4 sedute, ad alcune settimane di distanza l'una dall'altra.
Altre tecniche di eliminazione delle emorroidi sono il trattamento con laser o raggi infrarossi, la scleroterapia (simile a quella usata per le vene varicose, con iniezione all'interno delle emorroidi di un liquido che le fa degenerare) o la criochirurgia (che cicatrizza le emorroidi con il freddo).
In presenza di emorroidi, quando operare? Per le emorroidi interne prolassate e per quelle che sanguinano, il medico può optare per l'applicazione di punti di sutura che fissano la protuberanza nella zona d'origine all'interno del retto e/o arrestano la fuoriuscita di sangue. Questo intervento richiede l'anestesia generale, ma di norma non è necessario il ricovero.
Le emorroidi esterne trombizzate molto dolorose e le emorroidi interne che ritornano dopo il bendaggio elastico possono essere trattate con escissione chirurgica, in anestesia generale, nelle ore immediatamente successive alla formazione del coagulo. Anche in questo caso, l'operazione è eseguita di norma in day surgery, ma è previsto un periodo di convalescenza di 7-10 giorni. A volte, le emorroidi tornano dopo l'operazione, specie se non si eliminano i fattori di rischio.
Se il dolore delle emorroidi esterne trombizzate è tollerabile e il coagulo è presente da più di due giorni, invece, si possono applicare sulle emorroidi esterne rimedi topici per alleviare i sintomi in attesa che il trombo si "sciolga" spontaneamente.