Stitichezza negli anziani: rimedi e consigli

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  • Stitichezza
Quando invecchiamo il nostro corpo subisce notevoli cambiamenti e talvolta possiamo soffrire di alcuni disturbi che coinvolgono l’intestino. In particolare, la stitichezza è un disturbo intestinale che colpisce frequentemente gli anziani e che può avere un impatto considerevole sulla qualità della vita. Alla base di questo fenomeno comune possono esserci diverse cause, tra cui l'assunzione di farmaci, la presenza di patologie sottostanti e un rallentamento del transito intestinale.

In ogni caso, il primo passo per contrastare la stitichezza e sentirti meglio è comprendere i cambiamenti del proprio corpo con l’avanzare dell'età, così da essere pronti a intervenire.

Cos’è la stitichezza

La stitichezza è un disturbo comune associato al funzionamento dell’apparato digerente. Sebbene coinvolga diverse tipologie di persone, gli anziani sono quelli che sperimentano tale disturbo più facilmente.
 
Generalmente, si parla di stitichezza quando si verificano alcune condizioni specifiche: evacuazione intestinale inferiore a tre volte a settimana, feci dure e frammentate, difficoltà nell'evacuazione, sensazione di incompletezza dopo la defecazione, dolore e gonfiore addominale.
 
Quando non viene identificata alcuna causa apparente, per esempio dovuta a una patologia, si può parlare di stitichezza primaria. In particolare, questo tipo di stitichezza è spesso collegata a diversi fattori, tra cui dieta povera di fibre, stile di vita sedentario, obesità, disturbi psicologici e composizione batterica dell'intestino. Al contrario, si parla di stitichezza secondaria quando la condizione è causata da un fattore identificabile, come una patologia o un farmaco.

Stitichezza negli anziani: cause più comuni

Invecchiare significa sperimentare nuovi cambiamenti e segnali da parte del tuo corpo. Uno di questi è proprio la stitichezza, che si manifesta con maggiore frequenza con l’aumentare dell’età, in particolare dopo i 65 anni.
 
La causa della stitichezza negli anziani è spesso multifattoriale e può includere inattività, dieta inappropriata, alcune tipologie di farmaci e certi disturbi che colpiscono il sistema nervoso. In effetti, il sistema nervoso è proprio il responsabile della stimolazione dei muscoli intestinali, che sono quelli che fanno muovere il cibo attraverso l’apparato digerente.
 
In linea di massima, comunque, sono 3 i fattori principali che portano a una condizione di stitichezza negli anziani:
 
  • cambiamento del corpo: man mano che le persone invecchiano, la digestione rallenta. Si tratta di una situazione del tutto normale, perché l'invecchiamento del tratto intestinale implica un rallentamento del transito di cibo attraverso l’apparato digerente, innescando la stitichezza;
  • assunzione di farmaci: quando si inizia a invecchiare, molto spesso c’è bisogno di assumere farmaci per lunghi periodi, alcuni dei quali hanno come effetto collaterale la stitichezza;
  • nuova routine: quando invecchiamo, tendiamo a spostarci di meno, facciamo meno esercizio fisico e anche le nostre abitudini potrebbero subire dei cambiamenti. Tutte queste novità sono avvertite anche dal nostro organismo. A lungo termine, infatti, questi cambiamenti possono avere un impatto sul nostro sistema digerente.

Cosa succede al corpo quando si invecchia?

La stitichezza può essere un segnale dei molteplici cambiamenti che stanno avvenendo all’interno del nostro corpo. Con l'avanzare dell'età, questi segnali possono derivare da numerosi fattori.
 
L’apparato digerente è composto da una serie di muscoli che devono contrarsi per far muovere il cibo attraverso lo stomaco e l'intestino. Queste contrazioni muscolari dipendono da un’intersecazione di nervi che ricoprono l’intestino crasso e che si attivano in maniera coordinata. Con il passare degli anni, il processo di contrazione rallenta a causa dell'invecchiamento dell'apparato digerente, determinando così un movimento intestinale più lento e anche meno coordinato. Questo rallentamento del processo, a sua volta, può portare a problemi di stitichezza. La ridotta capacità dei nervi di stimolare le contrazioni muscolari intestinali corrette e coordinate provoca inoltre un transito più prolungato delle feci nell’intestino, il quale si traduce in un maggiore assorbimento di acqua. Ciò rende le feci più dure e asciutte rendendo il passaggio più difficile (ossia che richiede maggiore sforzo), doloroso e, soprattutto, meno frequente.
 
I farmaci che richiedono di essere assunti per lunghi periodi sono molto diffusi nelle persone anziane. Esistono diverse tipologie di farmaci che tra le loro caratteristiche hanno quella di rallentare il processo digestivo, innescando i classici sintomi della stitichezza. Tra i medicinali più noti, in particolare, troviamo quelli utilizzati per trattare la depressione, gli antiacidi contenenti alluminio o calcio, gli integratori di ferro, alcuni farmaci per contrastare l'allergia (antistaminici), alcuni antidolorifici (FANS, oppioidi), alcuni farmaci per l'ipertensione, inclusi i diuretici, e altri farmaci utilizzati per trattare il morbo di Parkinson. Se stai assumendo nuovi medicinali e inizi ad avere difficoltà ad andare in bagno o disturbi correlati, ti consigliamo di consultare il tuo medico.
 
Quando invecchi, il tuo apparato digerente diventa più sensibile alle cattive abitudini alimentari. Se da giovani i cambiamenti improvvisi nella nostra alimentazione possono scatenare un po’ di stitichezza, invecchiando si scopre che questo potrebbe accadere sempre più spesso. L’alimentazione ha un impatto diretto sul transito intestinale e sulla tua capacità di gestire una routine che non provochi disturbi. Mangiare molta carne ad alto contenuto di grassi, cibi pronti, latticini, uova, dessert e dolci zuccherati senza assumere il giusto apporto di fibre come verdure, frutta e cereali integrali, può causare stitichezza.
 
Il corpo ha bisogno di mantenersi attivo e di muoversi regolarmente per poter avere l’energia necessaria a far funzionare l’apparato digerente. Invecchiando, tuttavia, siamo predisposti a fare meno esercizio fisico e il nostro corpo tende a lasciarsi andare, rendendo la stimolazione muscolare, compresa quella del nostro apparato digerente, un po’ più difficile. Una modesta attività fisica può aiutare le persone che soffrono di stitichezza, mentre una prolungata inattività fisica in coloro che normalmente sono attivi, può ridurre il transito a livello del colon. In particolare, si possono riscontrare i sintomi della stitichezza dopo lunghi periodi a letto dovuti a una malattia o dopo un intervento chirurgico.

 

Quando consultare un medico per la stitichezza?

Dopo i 65 anni, è fondamentale consultare un medico se si incontrano difficoltà nell'evacuazione intestinale. Una visita medica completa aiuterà a identificare le cause specifiche della stitichezza ed escludere eventuali disturbi più gravi.

Come contrastare la stitichezza negli anziani: rimedi e consigli

Per prevenire o eliminare i sintomi della stitichezza puoi mettere in pratica alcune semplici regole, valide in qualsiasi fase della vita.

Migliora le tue abitudini alimentari

Se stai riscontrando i sintomi della stitichezza, il primo passo che puoi fare è migliorare la tua alimentazione, aumentando soprattutto l’apporto di fibre. In particolare, una dieta appropriata per chi soffre di stitichezza in età avanzata include cereali integrali, frutta e verdura, ossia alimenti ad alto contenuto di fibre. La fibra alimentare, infatti, contribuisce ad aumentare la massa delle feci, generando una cascata di reazioni gastriche che favoriscono l'evacuazione. L'assunzione di fibre dovrebbe essere aumentata gradualmente per dare modo all’organismo di adeguarsi alle nuove abitudini. Per chi non è abituato ad assumere una quantità elevata di fibre, è infatti possibile che si riscontrino degli effetti collaterali temporanei, come gonfiore addominale, distensione addominale, flatulenza e leggeri crampi. Tuttavia, questi sintomi scompariranno appena il nostro intestino si sarà abituato ai nuovi alimenti. Inoltre, poiché non tutti i pazienti che soffrono di stitichezza possono consumare un’elevata quantità di alimenti a base di fibre, è sempre consigliato consultare un medico.
 
Allo stesso tempo, una dieta varia e bilanciata dovrebbe essere accompagnata da un apporto sufficiente di liquidi. L'acqua, infatti, svolge un ruolo fondamentale per la corretta formazione delle feci. Questo discorso vale soprattutto per le persone anziane, le quali tendono a percepire meno la sensazione di sete.

Fai esercizio fisico

L'inattività fisica, soprattutto negli anziani, può rallentare il processo di digestione a partire dalla peristalsi esofagea. Sebbene un moderato aumento dell'attività non modifichi la funzione intestinale in soggetti sani, è stato riscontrato, invece, che un'attività fisica moderata può essere di aiuto per le persone che soffrono di lieve stitichezza. In generale, la scarsa assunzione di liquidi, una dieta povera di fibre, la ridotta attività fisica e le abitudini intestinali scorrette come ignorare il bisogno di defecare, rimandandolo, fanno parte dei fattori estrinseci. Una scarsa assunzione di liquidi è legata a un rallentato transito colico e a una scarsa eliminazione di feci, invece una dieta povera di fibre influenza il tempo di transito intestinale poiché comporta un volume ridotto della massa fecale. La stitichezza nelle persone anziane comporta una frequenza ridotta delle evacuazioni, tuttavia è altrettanto comune nelle persone che fanno poco esercizio, con rischio più alto per le persone costrette sulla sedia o a letto.

Migliora le tue abitudini intestinali

L’essere umano è per definizione una creatura abitudinaria, che riesce a vivere meglio sapendo già come si svolgerà la propria giornata. In questo contesto, il nostro intestino non fa eccezione. Alcuni studi, infatti, hanno riscontrato come andare in bagno a un'ora specifica ogni giorno può aiutare il proprio corpo a creare una nuova routine intestinale. Per questo motivo, soprattutto quando si va avanti con l’età, è consigliabile cercare di evacuare più o meno alla stessa ora ogni giorno. Il momento ideale sarebbe dopo la colazione, poiché un riflesso nello stomaco attiva l'intestino degli anziani.
 
Analogamente, anche la posizione sul WC influisce sulla funzione intestinale. A questo proposito, ti consigliamo di assumere una posizione accovacciata: tieni i piedi appoggiati al pavimento o a uno sgabello basso e piegati leggermente in avanti in modo che l’addome sia inclinato anteriormente rispetto all’asse del corpo e i muscoli del piano pelvico siano rilassati. Questa posizione facilita l’uscita delle feci.

Informa il medico dei farmaci che assumi regolarmente

Esistono alcune categorie di medicinali che possono provocare la stitichezza. Questi comprendono in particolare antidepressivi, antiacidi contenenti calcio, integratori di ferro, alcuni antistaminici, alcuni antidolorifici, alcuni farmaci per l'ipertensione, inclusi i diuretici, e alcuni medicinali utilizzati per il trattamento del morbo di Parkinson. Se soffri di stitichezza da tempo e utilizzi questa tipologia di farmaci, potrebbe essere il caso di parlarne con il tuo medico di fiducia.

Cura le complicazioni della stitichezza

La stitichezza può causare fastidiose complicazioni, tra cui il gonfiore alle emorroidi (strutture vascolari situate nel canale anale), il fecaloma (una massa dura di feci che si forma negli ultimi tratti dell’intestino, provocandone l’ostruzione) o persino il prolasso rettale (scivolamento dell’ultimo tratto dell’intestino verso l’ano). Se riscontri uno di questi sintomi, consulta il tuo medico quanto prima perché prima agisci, prima ti sentirai meglio e potrai tornare alla tua vita.

Altri rimedi per la stitichezza negli anziani: lassativi

Anche se spesso le modifiche all’alimentazione o allo stile di vita alleviano i sintomi della stitichezza e, in alcuni casi, aiutano addirittura a prevenirla, queste misure non sempre potrebbero non rivelarsi sufficienti. Di conseguenza, quando i cambiamenti nella dieta e nello stile di vita non bastano, si può intervenire per contrastare la stitichezza tramite l’uso dei lassativi. In base alla singola condizione, infatti, esistono diverse tipologie di lassativi, che aiutano a stimolare l’intestino e a ritrovare il proprio equilibrio. Che si tratti di dispositivi medici, farmaci da banco o altri prodotti, è importante chiedere un consiglio al proprio medico, che saprà identificare il lassativo più adatto alle tue esigenze.

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