Stitichezza cronica: cause, sintomi, prevenzione e trattamento

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  • Stitichezza
La stitichezza non è piacevole per nessuno. Soffrire di questo disturbo significa evacuare meno spesso del dovuto oppure avere feci dure, caprine e difficili da espellere. Questa fastidiosa condizione può essere acuta, legata a fattori esterni, oppure può trasformarsi in stitichezza cronica, che persiste per diverse settimane, se non addirittura mesi.

Soffrire di stitichezza cronica può essere frustrante e demotivante, ma per fortuna esistono dei rimedi per interrompere il ciclo di evacuazioni lente e dolorose, ritrovando così una sensazione di benessere quotidiano.

Questo articolo ti fornirà tutte le informazioni necessarie sui motivi per cui compaiono i sintomi della stitichezza cronica e cosa fare per contrastarla.

Cos’è la stitichezza cronica?

Ufficialmente, evacuare meno di tre volte a settimana potrebbe farti rientrare nel territorio della stitichezza, ma quando si parla di frequenza di evacuazione, la "normalità" è soggettiva per ciascuno di noi. Tuttavia, se i sintomi della stitichezza durano per più di tre mesi, allora è possibile che tu stia soffrendo di stitichezza cronica.

Generalmente, la comunità medica diagnostica la stitichezza cronica se si manifestano due o più dei seguenti sintomi per tre mesi:
 
  • evacuare meno di tre volte a settimana;
  • feci dure, secche o caprine;
  • fare sforzo durante la defecazione;
  • sensazione blocco che impedisce l’evacuazione;
  • sensazione di evacuazione incompleta, ossia di non aver liberato completamente l’intestino;
  • necessità di spingere sull'addome o di intervenire manualmente per evacuare.

Quanto è diffusa la stitichezza cronica?

Il rischio di stitichezza cronica (e di stitichezza in generale) aumenta con l’età. In particolare, questa condizione colpisce circa il 15% della popolazione mondiale e più del 30% delle persone adulte sopra i 60 anni.

Per quanto riguarda la stitichezza negli anziani, le cause possono essere varie, ma tra i fattori principali si ricordano:
 
  • alimentazione carente;
  • scarsa idratazione;
  • ridotta attività fisica;
  • malattie che causano stitichezza cronica;
  • aumento dell'assunzione di farmaci che possono indurre stitichezza con l'avanzare dell'età;
  • metabolismo più lento;
  • indebolimento della muscolatura intestinale
 

Stitichezza cronica: campanelli d’allarme

Se la stitichezza non migliora nonostante eventuali cambiamenti apportati alla dieta e allo stile di vita, allora questo disturbo potrebbe nascondere una condizione più grave e per questo sarebbe meglio indagare sintomi e cause con il proprio medico.

In particolare, è consigliabile confrontarsi con un medico se la stitichezza cronica si presenta con alcuni sintomi specifici, tra cui crampi dolorosi, stanchezza estrema, vertigini o spasmi.

Identificare le cause della stitichezza cronica può essere molto difficile e richiede perciò un’analisi precisa della storia del paziente, oltre ad alcuni esami specifici sul paziente. In linea generale, la stitichezza nella forma cronica è associata a tre fattori principali: motilità ridotta del colon, disfunzione dei muscoli del pavimento pelvico (coinvolti nell’evacuazione delle feci) oppure abitudini alimentari scorrette. In merito all’ultimo punto, la causa è dovuta solitamente a una carenza di fibre, le quali favoriscono il transito intestinale, per un’evacuazione frequente e non dolorosa, e a un’idratazione insufficiente.

Cosa aspettarsi da un consulto medico per la stitichezza cronica

Per individuare e riconoscere la causa sottostante della stitichezza cronica è possibile fare degli esami specifici, prescritti da un professionista sanitario. Tra questi, i più prevedibili sono i seguenti:
 
  • analisi del sangue e delle urine;
  • campioni di feci;
  • scansioni e test di imaging come risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata (TC);
  • colonscopia;
  • studi sul transito colorettale;
  • una serie di esami per valutare come retto e ano evacuano e trattengono le feci, inclusa una radiografia speciale chiamata defecografia.

Tuttavia, prima di procedere con qualsiasi esame, è probabile che il medico ti chieda alcune informazioni personali, sia per escludere fattori legati allo stile di vita sia per identificare altri sintomi.
 

Come prevenire la stitichezza: rimedi e consigli utili

Soffrire di irregolarità intestinale, e in particolare di stitichezza, può essere molto stancante. Sia che si tratti di stitichezza occasionale sia cronica, i metodi per risolvere il problema dipendono dalle cause sottostanti. Tuttavia, oggi esistono diversi rimedi per rendere le feci più morbide e facili da espellere, ristabilendo il proprio equilibrio intestinale.

Stile di vita e rimedi contro la stitichezza

Prima di ricorrere ad altri trattamenti, quando si soffre di stitichezza è consigliabile adottare alcuni rimedi quotidiani naturali, modificando il proprio stile di vita. Nello specifico, si consiglia di partire da questi accorgimenti:
 
  • seguire un'alimentazione sana, bilanciata e ricca di fibre per contrastare la stitichezza. Sulla propria tavola non devono mai mancare legumi, frutta, verdura, frutta secca e cereali integrali. Tuttavia, se non hai l’abitudine di consumare le fibre, sarebbe opportuno integrarle in modo graduale, così da evitare fastidi come meteorismo e pancia gonfia;
  • bere a sufficienza: chiedi al tuo medico quanta acqua dovresti bere in base al tuo stato di salute generale, età, frequenza di esercizio fisico e luogo in cui vivi;
  • svolgere attività fisica costante: anche 30 minuti di camminata ogni giorno potranno giovare alla tua salute;
  • cercare di costruire una routine intestinale, abituando il tuo corpo a evacuare in modo regolare, preferibilmente nello stesso momento della giornata;
  • in caso di assunzione di farmaci o integratori che hanno la stitichezza come effetto collaterale, si consiglia di parlarne con il proprio medico per trovare una soluzione.

Integratori e lassativi per andare in bagno

Se i cambiamenti nello stile di vita non si rivelano sufficienti per evacuare con più facilità e favorire la motilità intestinale, è possibile affidarsi ad altri rimedi, per esempio lassativi o integratori da assumere per un determinato periodo di tempo.

Per quanto riguarda i lassativi, a seconda delle singole esigenze e della gravità della stitichezza, ne esistono di diversi tipi, ciascuno con il proprio meccanismo di azione.

In particolare, in caso di stitichezza occasionale, dovuta per esempio a viaggi, stress o gravidanza, sono indicati dei lassativi con effetto rapido e che possono essere utilizzati per un breve periodo di tempo. Tra questi, emergono per esempio i lassativi stimolanti o di contatto, che aiutano a stimolare l’intestino aumentando le contrazioni del colon e facilitando l’evacuazione.

Al contrario, in presenza di stitichezza cronica, è necessario assumere lassativi delicati che possono essere somministrati regolarmente. Tra questi rientrano per esempio i lassativi ad azione osmotica, il cui compito è ammorbidire le feci e favorire il transito intestinale nel lungo periodo.

In ogni caso, prima di scegliere il tipo di lassativo che si vuole assumere, è fondamentale chiedere consiglio al proprio medico, così da individuare la tipologia e il dosaggio adeguato.

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