Stitichezza occasionale: definizione
La stitichezza occasionale influisce negativamente sulla qualità della vita: è caratterizzata da movimenti intestinali poco frequenti e dalla difficoltà ad espellere le feci. Si parla di stitichezza quando i movimenti intestinali che si verificano sono meno di tre alla settimana. Le feci sono spesso secche e / o piccole, il che rende difficile o addirittura doloroso il passaggio nell’ano. Altri sintomi che accompagnano la stitichezza possono essere dolore, fastidio o gonfiore addominale e sensazione di pesantezza.
I sintomi della stitichezza possono assomigliare ad altre condizioni mediche o possono essere un sintomo di qualche altra patologia. Se i sintomi della stitichezza persistono per più di una settimana o noti dei cambiamenti nel tuo intestino, ti consigliamo di consultare il tuo medico di fiducia.
Come funziona l’apparato digerente
Il tuo apparato digerente è rappresentato da un complesso gruppo di organi che lavorano in armonia per trasformare il cibo in energia e nutrienti. Questo processo è fondamentale per l’organismo perché il tuo corpo ha bisogno di nutrienti e liquidi per poter funzionare correttamente e rimanere in salute. Le proteine, i grassi, i carboidrati, le vitamine, i minerali e l'acqua sono i nutrienti principali. Il tuo apparato digerente scompone i nutrienti in parti abbastanza piccole da essere assorbite e utilizzate dal corpo per produrre energia e per favorire la crescita e la riparazione cellulare. Il tuo intestino crasso assorbe l'acqua, mentre diventano feci i prodotti di scarto del processo digestivo. I nervi e gli ormoni contribuiscono a controllare questo processo.
La digestione inizia in bocca. Una volta che il cibo viene masticato e mescolato con la saliva, scende nell'esofago e poi nello stomaco. A questo punto, i muscoli dello stomaco mescolano il cibo e i liquidi ingeriti con i succhi gastrici. Successivamente, lo stomaco svuota lentamente il suo contenuto, chiamato chimo, nell'intestino tenue.
Il bolo alimentare passa quindi attraverso l'intestino tenue, dove viene scomposto in semplici molecole. Le pareti dell'intestino tenue assorbono l'acqua e le sostanze nutritive digerite che confluiscono nel flusso sanguigno. I prodotti di scarto non assorbiti durante questo processo si spostano nell'intestino crasso.
L'ultima fase della digestione avviene proprio nell'intestino crasso (chiamato anche colon). L'intestino crasso assorbe ulteriormente l'acqua e gli elettroliti trasformando i rifiuti, che si presentano nello stato liquido, in feci, che vengono immagazzinate fino a quando non ci sarà un volume sufficiente ad innescare i recettori per l'evacuazione.
La stitichezza può verificarsi quando le feci nel retto sono troppo secche per innescare il riflesso di eiezione o quando le contrazioni del colon sono troppo deboli per poterle espellere dal corpo.
Questo, a sua volta, può rendere le feci più dure perché rimangono per lungo tempo nel retto, dando origine a dolore, flatulenza e gonfiore.
Domande frequenti
Quando si parla di stitichezza, ci sono alcune domande che prima o poi tutti ci facciamo nella vita.
- Assunzione di alcuni farmaci
- Ostruzione meccanica (ad es. dovuta al cancro del colon o compressione esterna dovuta a una massa tumorale)
- Restringimento dell'intestino crasso
- Anomalie post-chirurgiche
- Dilatazione anomala dell’intestino crasso (megacolon)
- Ragadi anali (una ferita aperta che si sviluppa nel rivestimento dell'intestino crasso)
- Disturbi del metabolismo, come diabete mellito, ipotiroidismo, ipercalcemia, ipopotassiemia, ipomagnesiemia, uremia
- Avvelenamento da metalli pesanti
- Malattie croniche dei muscoli e dei nervi, inclusi morbo di Parkinson, sclerosi multipla, demenza, lesione del midollo spinale o tumore
- Altre condizioni tra cui depressione, malattia degenerativa delle articolazioni e immobilità, malattie cardiache
- Gonfiore delle vene nell'ano (emorroidi). Sforzarsi durante l’evacuazione delle feci può causare gonfiore nelle vene dentro e intorno all'ano.
- Pelle lacerata nell'ano (ragade anale). Feci grandi o dure possono causare piccole lacerazioni nell'ano.
- Feci che non possono essere espulse (fecaloma). La stitichezza può causare un accumulo di feci indurite che si bloccano nell'intestino.
- Intestino che sporge dall'ano (prolasso rettale). Sforzarsi durante l’evacuazione può far sì che una piccola parte del retto si allunghi e sporga dall'ano.
- Aumentare l'apporto di fibre: Le fibre aiutano a migliorare la regolarità intestinale e a prevenire la stitichezza. Si possono trovare nelle verdure, nella frutta, nei legumi, nei cereali integrali e nei semi.
- Aumentare l'assunzione di liquidi: Bere acqua e altri liquidi aiuta ad ammorbidire le feci e a favorire l'evacuazione.
- Fare attività fisica: L'esercizio fisico può stimolare il transito intestinale e migliorare la funzione digestiva.
- Utilizzare lassativi: Ci sono diversi tipi di lassativi disponibili in farmacia, come i lassativi osmotici, i lassativi stimolanti e i lassativi emollienti. Tuttavia, è importante usarli solo occasionalmente e sotto consiglio medico.
- Fare una visita medica: Se i sintomi di stitichezza persistono nonostante questi rimedi, è importante consultare un medico per escludere eventuali patologie sottostanti o per valutare la necessità di trattamenti specifici.
Stitichezza primaria
La stitichezza primaria è caratterizzata da una defecazione difficile, rara e / o incompleta senza alcuna causa nota o malattia pregressa identificata. Questa è di gran lunga la condizione più comune quando si soffre di stitichezza. Significa che anche dopo un esame medico approfondito che include test diagnostici, non è possibile rilevare quali siano le cause organiche responsabili della stitichezza e dei sintomi che l’accompagnano.
Stitichezza secondaria
Questo tipo di stitichezza è associato a fattori che influenzano la normale funzione digestiva. Esempi di possibili cause organiche includono sia una buona parte dell’intestino sia specifiche aree circoscritte. Numerose condizioni mediche abbastanza comuni possono intervenire su muscoli o nervi che attivano i movimenti intestinali e possono essere la causa della stitichezza. Le principali cause della stitichezza secondaria sono:
Questo tipo di stitichezza potrebbe essere causato da farmaci o potrebbe essere un effetto collaterale di una malattia più seria, che solo un medico potrà aiutarti ad identificare e trattare.
Stitichezza acuta e stitichezza cronica
È importante distinguere tra un’insorgenza acuta (quando la stitichezza persiste da giorni a settimane) o cronica (da mesi ad anni) perché queste informazioni di contesto aiutano il medico a identificare meglio le cause.
Solitamente la stitichezza cronica è il risultato di un disturbo primario della funzione intestinale dovuto a fattori alimentari (come l'assunzione insufficiente di fibre), a fattori legati allo stile di vita (ad esempio la mancanza di mobilità o uno stile di vita molto sedentario) o a un disturbo del transito delle feci attraverso l'intestino crasso o del completo svuotamento rettale.
La stitichezza può causare complicazioni fastidiose che possono interferire con la vita quotidiana e influire sulla tua felicità. Esse possono includere:
In caso di stitichezza occasionale, ci sono diverse azioni che è possibile intraprendere per alleviare i sintomi. Ecco alcuni suggerimenti:
I rimedi contro la stitichezza occasionale
In caso di stitichezza occasionale, puoi trovare il giusto rimedio grazie ad alcuni lassativi a base di principi attivi quali il bisacodile o il macrogol.
Ulteriori informazioni sulla stitichezza occasionale
Di seguito trovi le risposte ad alcune delle domande più comuni sulla stitichezza. Ti offriamo una guida su come porvi rimedio e come mantenere la giusta regolarità intestinale.